giovedì 30 giugno 2016

Romanzo Ronaldo - 14 anni dopo la finale dei mondiali 2002

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Destro. Ancora palla toccata col destro. Ancora destro, e nel mentre, 15 metri palla al piede sono stati conquistati.

La coppia di difensori centrali composta da Couto e Mihajlovic seguono attentamente gambe e pallone. Sanno che l'uomo che sta portando avanti la palla ha nel doppio passo la sua arma micidiale.

Sanno che dovranno concedere il doppio passo senza intervenire perchè significherebbe abboccare alla finta provando un intervento in anticipo che il nostro protagonista eviterebbe con assoluta facilità per presentarsi a tu per tu con il portiere.

La palla avanza e l'uomo che la conduce inizia il suo balletto tipico. Ma questa volta niente doppio passo. La palla avanza veloce e chi la comanda decide di danzare col corpo pochi centimetri prima della stessa. L'avanzamento si ferma per un attimo. Sinistro che si apre e corpo che va verso quella parte. Poi destro piantato a terra e corpo che vira verso quella direzione. Poi però, il terzo movimento decisivo si interrompe perchè il nostro protagonista casca a terra tenendosi con entrambe le mani il ginocchio destro. 

I dolore è insopportabile. Tocca stringere i denti e dimenarsi sperando che arrivi qualcuno a prestare soccorso. Tutti i giocatori in campo alzano le mani facendo segni ai medici di intervenire.

Ho da pochi giorni compiuto 10 anni e sto assistendo in diretta all'infortunio più famoso della storia calcistica.


E' la finale d'andata di Coppa Italia che si disputa all'Olimpico di Roma tra Lazio e Inter. Ronaldo è appena andato giù e Lippi, in panchina, sa già che la faccenda è grave. Così come lo sanno anche gli spalti che hanno prima fischiato contro un'apparente simulazione e che soltanto ora si stanno accorgendo della gravità dell'infortunio.

Babbo si è fatto male? Si riprenderà?

Le mie domande cadono nel vuoto. Come se difronte al dolore di quel ragazzo brasiliano fosse ineducato parlare. C'è solo da assistere in silenzio e sperare che quella sensazione e quei denti serrati inquadrati dalle telecamere, stiano ad indicare qualcosa di meno grave rispetto a quanto si sospetta.

Quello che ho appena descritto però, non è il primo ricordo nitido che ho di Ronaldo. Prima di quella sera sono almeno 2 le occasioni in cui ho archiviato nella mia mente qualcosa all'interno della cartella "Ronaldo".

E' una domenica mattina invernale ed io sono sveglio da un po'. Mia madre ha iniziato con la sua serie di "Marco vai a farti il bagno" che generalmente si componeva di una decina di ammonimenti prima di essere lanciato di peso all'interno della vasca per il bagno domenicale che odiavo per non so quale motivo. Forse perchè mi ricordava le 6 mattine settimanali in cui prima di andare a scuola, con l'attivismo di un varano scocciato, filavo in bagno per vestirmi e prepararmi passando proprio per quella vasca.

Fatto sta che sono sul divano della sala a guardare la tv. Ho da poco scoperto il Televideo e TeleMonteCarlo. Il Televideo l'ho scoperto guardando mio padre prendere il caffè la mattina. Imito il suo giro consueto di pagine a cui aggiungo quelle che vanno dal 240 al 246 per sapere le notizie delle 6 squadre più forti del campionato. TMC invece l'ho scoperta qualche tempo prima quando di sera venivano trasmesse le partite della Copa America.

Sto guardando TMC quella mattina perchè da un po' di tempo, proprio la Domenica mattina vengono trasmesse un po' di partite di qualche campionato sud americano, qualcosa del campionato olandese e degli highlights lunghi del campionato spagnolo. Quella mattina vedo uno stesso giocatore con maglie diverse, lanciato in gol pazzeschi che passano e ripassano al replay. La grafica gialla recita "Ronaldo" ed io mi congratulo con me stesso perchè la prima elementare l'ho iniziata da poco tempo ma mi riesce già di leggere il televideo e le grafiche della tv senza fermarmi a fare quello stupido gioco della suddivisione delle parole in sillabe.


La tv trasmette questi 3 gol evidentemente realizzati il giorno prima da Ronaldo con quei colori tipici del tubo catodico. Io sono sul divano a bocca aperta con mia madre che da lì a breve sarebbe venuta per gettarmi nella vasca da bagno. Come ha fatto Ronaldo ad emergere da quel buco nero messo assieme dai 2 difensori che sembrano volerlo stringere a sandwich? Prima di trovare la risposta a questa domanda sono in bagno. Fottuta vasca, fottuto bagnoschiuma, fottute urla di mia madre...




E' il 30 Giugno del 2002 ed io ho 12 anni. La scuola è finita da un po' ed il mare io non l'ho ancora visto. Mio padre lavora fuori e se non c'è lui non si va al mare. Si resta a casa la Domenica e si aspetta il week end successivo

Quel giorno però mio padre è in città e l'operazione mare scatta dopo aver, credo, rotto le scatole ai miei per tutti i giorni della settimana prima. In realtà non sono proprio inquieto per il mare perchè la Rai sta trasmettendo tutte le parte del mondiale nippo-koreano, ed io, ad occhio, non mi sono perso nemmeno un istante di ogni match. Per vedere un insulso Germania - Arabia Saudita (8-0) ricordo di aver mollato la recita scolastica di fine anno pur di tornare a casa ed essere lì per il calcio di inizio.

Si va al mare ma c'è la finale in tv alle 14. Sicchè il piano diventa: mare e poi pranzo fuori. Dato che il mondiale lo giocano nei paesi con gli occhi a mandorla, si va a mangiare al ristorante cinese. La proposta è convincente e la giornata va proprio così.


Fischio d'inizio in tv e sul pallone c'è Ronaldo. Fa coppia in attacco con Rivaldo che in quel mondiale ha segnato una valanga di reti, e per non farsi mancar niente in Brasile, dietro questa coppia di attaccanti c'è un altro tizio leggermente bravo col pallone che si chiama Ronaldinho.

Ronny ma che cavolo di capelli hai?

Si perchè di quella finale non ricordo precisamente i gol. Ricordo i piedi scalzi sul pavimento freschissimo di quel ristorante ed i capelli di Ronaldo. Una cosa difficile da spiegare. Ma Ronaldo si presenta così.

Oggi vanno di moda tagli improponibili. Credo che la Croazia sia uscita dagli europei perchè sarebbe stato uno strazio rivedere in campo Perisic con quel taglio lì. E se esiste una giustizia divina, la Francia dovrebbe uscire contro l'Islanda perchè siamo tutti un po' islandesi e perchè così non dovremo più sorbirci quei murales orrendi sui capelli di Pogba.

Ma Ronaldo con quel taglio di capelli segna 2 gol e vince il mondiale. 



Son passati 14 anni esatti da quel giorno e stasera è in programma non una finale ma un quarto di finale. Polonia - Portogallo. In campo ci sarà un altro Ronaldo: Cristiano. E chissà che tra altri 14 anni, non ricorderò Cristiano pensando proprio agli attimi in cui scrivevo questo pezzo...

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